Gen 14, 2020
La cefalea di tipo muscolo-tensivo è la forma più comunemente riscontrata di mal di testa. Ne soffre il 75% della popolazione e principalmente a soffrirne sono il genere femminile. Colpisce sopratutto chi trascorre molto tempo seduto in posizioni scorrette e fissative (ovvero sempre nella solita posizione).
Questo disturbo dipende principalmente dalla contrazione involontaria e continua della muscolatura del collo e delle spalle, spesso associata a condizioni di affaticamento e tensione generalizzata.
Altre cause possono essere una malocclusione ( vedi il nostro articolo “malocclusione e postura”) , la mancanza di riposo, un problema a carico del tratto cervicale e problematiche di carattere visivo/oculomotrice.
Fra le cause minori o che concorrono all’insorgenza della cefalea muscolo-censiva anche depressione e/o ansia
La cefalea muscolo-tensiva ha spesso caratteristiche differenti nella stessa persona che tende a soffrirne.
Nella maggior parte dei casi questa forma di mal di testa provoca un dolore persistente, di intensità lieve o media, a livello della regione occipitale (parte posteriore del cranio) e sopra la nuca che poi può irradiarsi anteriormente fino alla parte frontale della testa. In alcune persone invece il dolore si presenta come un “cerchio alla testa” e si concentra prevalentemente a livello degli occhi e delle tempie (regione frontale). In altri ancora si concentra a livello della dentatura e vicino alle orecchie.
La durata degli attacchi varia da mezz’ora ad addirittura 5-7 giorni.
Si deve differenziare la cefalea muscolo-censiva dall’emicrania che a differenza della prima spesso presenta
inabilità funzionale dal forte dolore, nausea e/o avversione alla luce (fotofobia)andando fortemente a condizionare le normali attività quotidiane della persona.
Per controllare adeguatamente questa forma di mal di testa, è fondamentale identificare e trattare i potenziali fattori scatenanti.
Il trattamento sarà strutturato dopo un’accurata indagine medico anamnestica e diagnostica , in alcuni casi anche dopo eventuali esami diagnostici ( risonanza magnetica o TAC a seconda del parere medico)
Si dovrà indagare:
E’ consigliabile tenere un “diario del mal di testa” così da aiutare il proprio medico a capire meglio quali situazioni predispongono con più facilità alla cefalea ( per esempio documentare le attività svolte , i cibi che si consuma, l’andamento degli attacchi nel tempo, le modalità di insorgenza del dolore , ecc…)
Il diario può essere utile anche a dimostrare un efficacia del trattamento.
E’ fondamentale dopo la diagnosi sottoporsi ad una valutazione posturale e quindi ad un trattamento fisioterapico adeguato.
A volte bastano alcuni semplici esercizi a evitare l’insorgenza del mal di testa come spiega nel video la nostra Fisioterapista specializzata , Dott.ssa Sara Pieri.
Inoltre il trattamento fisioterapico sarà mirato a limitare la frequenza degli attacchi di cefalea muscolo-tensiva intervenendo sui fattori scatenanti.
L’utilizzo poi di analgesici o antinfiammatori non steroidi (FANS: ibuprofene, diclofenac, naprossene, acido acetilsalicilico…..) nonché antidepressivi , assunti sotto supervisione medica , possono contrastare il dolore e fornire sollievo.
Anche lo yoga, così come qualsiasi altra tecnica di rilassamento muscolare e mentale, ha dimostrato essere efficace nelle cefalee muscolo-tensive.
trattamento cefalea muscolo tensiva
Dopo un trattamento fisioterapico adeguato, la prevenzione della cefalea muscolo-tensiva è mirata sopratutto alla riduzione della frequenza degli attacchi e al mantenimento dei risultati ottenuti dal trattamento riabilitativo.
E’ consigliabile adottare uno stile di vita sano e rispettare alcune norme di comportamento:
guarda il video ! Dr.ssa Sara Pieri
Esercizio n° 1
iniziate con un esercizio di stretching blando. E’ utile eseguirlo la mattina appena svegli e la sera prima di coricarsi. Stesi sul letto senza il cuscino in posizione supina , portare la mano destra sulla spalla destra e la mano sinistra all’orecchio sinistro . Quindi muovete le mani nel senso opposto per allungare la muscolatura del collo di destra. Mantenere 10 secondi e rilasciare delicatamente. Attenzione a non forzare l’allungamento, si deve sentire appena tirare i muscoli, non dolore. Se avvertite dolore rivolgetevi subito al fisioterapista specializzato.
Esercizio n°2
per dare mobilità all’articolazioni delle vertebre cervicali un esercizio simpatico e semplice è quello di disegnare in aria con la punta del naso i numeri. Ponetevi seduti, le braccia e le spalle rilassate , provate a far finta di avere la punta di una penna al posto del naso e partite disegnando in aria il numero “ 1 ” . il movimento della testa dovrà essere molto lento e il più fluido possibile. Quando siete tornati al centro prendetevi un secondo e continuate disegnando il numero “ 2 “ e così via fino al numero “ 9 “.
Esercizio n° 3
come ultimo esercizio associate la mobilità all’allungamento muscolare. Ponetevi seduti, mantenete spalle e braccia rilassate , schiena ben eretta, quindi immaginate di far scorrere la vostra testa su delle rotaie che vi portano in avanti con il mento e dopo indietro con la nuca. ricordate bene che siete su delle rotaie, quindi movimenti in asse ( dritti ) senza rotazioni o inclinazioni del capo. Anche in questo caso non forzate il movimento e procedete in maniera lenta. 10 passaggi saranno sufficienti.
BUON LAVORO !
Categoria: Centro Star Bene