Rischio di infezione e Sport
22 Marzo 2020
In questo periodo difficile , dove si deve osservare tante attenzioni al nostro comportamento, dove si deve cercare di limitare gli spostamenti e dove lo stress e l’ansia è una costante ormai purtroppo giornaliera, lo sport ci sembra un sano rifugio per sfogarci e arginare le frustrazioni. Siamo costantemente alla ricerca di informazioni utili per diminuire il contagio dal nuovo coronavirus e consigli su cosa fare, come comportarci e cosa sopratutto evitare .
Abbiamo sentito di casi di Covid-19 in atleti professionisti e sportivi ad alto livello e sembra impossibile crederci, in quanto lo sport da sempre è sinonimo di buona salute . Per fortuna è ancora così : fare sport fa bene, ma va fatto nella maniera giusta e sopratutto adesso con le giuste precauzioni.
Si sta parlando molto in questi giorni della prima persona infettata che ha sviluppato Covid-19 : un giovane sportivo . Vine da sé la considerazione: ma come non colpiva solo anziani e immunodepressi? Come mai un uomo che partecipava addirittura a maratone è stato invece interessato da una malattia così severa? Si potrebbe ipotizzare parte della responsabilità allo sport intenso. Vi spieghiamo come mai.
E’ dimostrato scientificamente che la funzionalità del nostro sistema immunitario venga temporaneamente meno dopo una sessione di attività fisica ad alta intensità prolungata. Esiste quindi un momento detto “open window” durante il quale siamo più esposti ad attacchi esterni e rischio di infezioni. Non c’è un tempo ben definito di durata di questa finestra aperta, spesso è in relazione alle condizioni generali di salute della persona stessa , in genere varia dalle 3 alle 72 h successive ad un allenamento particolarmente intenso. Chiaramente il rischio aumenta se dopo tale allenamento si condividono spazi con altre persone , gli spogliatoi, le docce, ecc.
Perchè si abbassano le difese immunitarie dopo un’eccessivo allenamento?
Si può trovare spiegazione nella risposta che il nostro corpo attua alla condizione muscolare sotto stress meccanico esagerato. In altri termini ad uno sforzo particolarmente intenso la muscolatura risponde infiammandosi ed a questa infiammazione il nostro corpo risponde richiamando le cellule del sistema immunitario a tale livello. Quest’impegno interno apre una finestra esterna e ci rende più vulnerabili per qualche ora. Al contrario, un’attività fisica moderata è dimostrato avere l’effetto opposto, ovvero stimolare il sistema immunitario affinché si rinforzi.
Quindi come ci dobbiamo comportare?
Prima di tutto non possiamo trasformare un’attività salutare in un rischio per la salute! Infatti l’attività fisica va proporzionata in base alla forma fisica attuale di ognuno di noi. Improvvisamente trasformarsi in atleti sarebbe più rischioso per la nostra salute che mantenere il grado di allenamento abituale , tutt’al più è concesso un graduale incremento sotto consiglio di un professionista.
Per spiegare come il grado di salute sia legata alla quantità di esercizio fisico , possiamo tenere presente la “curva J “. Questa è una curva che si delinea su di un grafico che mette a rapporto il rischio di infezione con la quantità (e qualità aggiungiamo noi) di attività fisica. Il grafico evidenzia come l’esercizio moderato riduca il rischio di infezione respiratoria, perchè ha effetti benefici sulla funzione immunitaria. Viceversa se si praticano esercizi fisici intensi e prolungati che il nostro organismo non è abituato a sostenere , si abbassano le difese immunitarie e si aumenta il rischio di contrarre perciò infezioni del tratto respiratorio.
Quindi le raccomandazioni per star bene sono : praticate sport in maniera regolare, meglio se sotto consiglio di un professionista della salute e se volete aumentare il vostro livello atletico fatelo gradualmente e sotto una guida esperta !
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