Stanchezza in Estate: i rimedi per StarBene
25 Giugno 2020
Consigli perStarBene
Stanchezza in Estate: cause e rimedi naturali
Finalmente l’estate è arrivata! Ma con un anno di lavoro o di studio sulle spalle può capitare di sentirsi particolarmente fiacchi, assonnati e privi di energia. Il motivo? La temperatura che sale, l’umidità e l’eccessiva sudorazione provocano una significativa perdita di sali minerali, facendo diminuire le nostre energie sia fisiche che mentali.
Attraverso la sudorazione vengono persi insieme all’acqua sali minerali preziosi per l’efficienza dell’organismo, in particolare potassio e magnesio. Quando l’acqua viene a mancare si hanno sul nostro organismo degli effetti negativi legati alla disidratazione. Gli stati di disidratazione possono essere più o meno severi e si manifestano soprattutto con stanchezza muscolare, difficoltà a concentrarsi e sensazione di testa vuota, accompagnate da un’ulteriore riduzione della pressione sanguigna. Queste manifestazioni sono aggravate dalla contemporanea riduzione dei livelli di magnesio e potassio. Il magnesio infatti supporta diverse reazioni biochimiche coinvolte nella trasformazione delle sostanze nutrienti, assunti con il cibo, in energia e insieme al potassio interviene nei processi di contrazione muscolare e di trasmissione degli impulsi nervosi. Sono più a rischio gli anziani e i bambini o chi suda molto, chi soffre di diabete o di malattie renali e le persone che devono assumere farmaci diuretici per la cura di patologie specifiche come ipertensione o scompenso cardiaco. Sono a rischio anche chi fa uso frequente di lassativi.
Oltre a casi particolari maggiormente soggetti, il nostro corpo in generale d’estate è a rischio disidratazione a causa sopratutto della temperatura che sale e di conseguenza tutti noi possiamo avvertire con i primi caldi una debolezza maggiore.
A nostro vantaggio il clima più temperato del periodo pre-estivo contribuisce a innalzare i livelli di serotonina e a creare una situazione di benessere diffuso a tutti i livelli del nostro organismo, ma questo non è sufficiente.
Come ritrovare le energie:
La prima regola per ritrovare il benessere e l’idratazione. Il nostro corpo tende a aumentare la sudorazione per cercare di raffreddarsi quando la sua temperatura sale. Chiaramente è necessario avere dei liquidi sufficienti per poter instaurare questo processo fondamentale, altrimenti si va in debito di liquidi ed il risultato è la disidratazione con conseguente perdita di energie fisiche e mentali!
Il nostro corpo è composto al 60% di acqua , è facile intuire quanto bere spesso sia fondamentale per assicurare il buon svolgimento di tutte le nostre funzioni organiche . Appena la temperatura sale ( anche di pochi gradi ) i liquidi che si perdono con il sudore vanno reintegrati. Quindi anche se non se ne sente l’esigenza sarebbe buona abitudine bere poco ma spesso, così da ottenere in tutta la giornata un’idratazione costante e sufficiente e si può oltretutto godere di un piacevole effetto rinfrescante.
Altra buona abitudine fondamentale è l’attività fisica. Tra le buone abitudini che rientrano nella strategia anticaldo, vi sono passeggiate all’aria aperta magari effettuate nelle prime ore della mattina e una attività fisica moderata, controllata magari da personale esperto. L’attività fisica accelera il metabolismo e ricarica di energia: ecco perchè è importante cercare di ritagliare ogni giorno del tempo per praticare sport. Oltre a riattivare il metabolismo l’attività fisica stimola la circolazione e aiuta ad eliminare le tossine. È sufficiente mezz’ora per sentirsi subito meglio. Sarà buona abitudine tenere a portata di mano una borraccia per bere il più possibile durante l’attività fisica ed evitare i sintomi tipici della disidratazione (mal di testa stanchezza e spossatezza).
Mangia fresco e leggero
I pasti leggeri e ricchi di frutta e verdura di stagione non affaticano l’apparato digerente, quindi sono consigliati soprattutto durante il periodo estivo. Invece pasti eccessivamente pesanti rischiano di aumentare la sensazione di stanchezza e ci rallentano a livello generale… Insalate di farro, riso integrale o grano saraceno sono l’ideale e possono essere accompagnate con frutta e verdura, così fai il pieno di vitamine e sali minerali.
Indossa abiti leggeri
Sicuramente non indosserai un maglione di lana, ma a volte anche delle magliette a mezze maniche possono non essere adatte. Infatti i tessuti sintetici risultano diminuire la traspirazione e quindi mettono in sovraccarico il meccanismo di fisiologico raffreddamento del nostro corpo. Quindi il consiglio è di prediligere abiti di colore chiaro e realizzati in tessuti naturali come il lino e cotone.
Buona Estate con i consigli per StarBene !!
la Riabilitazione nella Fibromialgia
20 Febbraio 2020
FIBROMIALGIA: COSA è?
La fibromialgia è detta anche sindrome fibromialgicica o sindrome di Atlante. Attualmente viene considerata una malattia a carattere reumatico e idiopatico, nonché multifattoriale.
Provoca un aumento della tensione muscolare specialmente durante il gesto motorio, ed è caratterizzata da dolore muscolare e a livello dei tessuti fibrosi come tendini e legamenti di tipo cronico associato a rigidità facile affaticamento ( ovvero astenia ) a volte anche disturbi cognitivi , insonnia e alterazione della sensibilità agli stimoli. Può essere associato anche disturbo d’ansia e depressivo.
Purtroppo a tutt’oggi la sua eziopatogenesi è sconosciuta e la sua diagnosi e le sue caratteristiche cliniche sono state a lungo controverse. Non si tratta di un disturbo psichico, anche se lo stress e l’ansia possono incidere sull’evoluzione o l’insorgenza della sindrome fibromialgicica. È stata ricondotta anche alla familiarità genetica, alle reazioni allergiche o a un coinvolgimento del sistema immunitario che può portare a un “cortocircuito” dei maggiori recettori neurologici. Un’altra ipotesi è che si tratti di una malattia muscolare sistemica di tipo metabolico o una neuropatia non ancora identificata.
Si dice sindrome infatti perché è costituita da un insieme variegato di sintomi che devono essere trattati a più livelli medici.
A livello clinico non vi sono evidenti segni di alterazioni nè ematici, nè neurologici, nè radiografici e non si riscontrano aspetti istopatologici evidenziabili con esami caratteristici. Non si riesce nemmeno ad individuare degli indici di infiammazione corporea che risultano nella norma, quindi spesso viene diagnosticata per esclusione di altre patologie, ovvero per diagnosi differenziale.
Fondamentale per la diagnosi della fibromialgia è l’esame clinico : esistono 18 punti che si individuano con la palpazione ,detti tender points , che se risultano dolenti vanno a definire in modo migliore la diagnosi di fibromialgia. Questi punti sono in genere distribuiti lungo la colonna vertebrale, le spalle ,il cingolo pelvico ,le braccia ,ai polsi e alle ginocchia.
Il dolore è di tipo cronico e spesso si presenta a intervalli ,associato ad altri sintomi come l’insonnia , disturbi dell’umore , affaticamento cronico, cefalea, dispepsia , fenomeno di Raynaud, acufeni, ipostenia e altri sintomi minori più raramente.
Una volta che la diagnosi è stata formulata, e sono state escluse altre sindromi o malattie che per le loro caratteristiche possono essere simili alla fibromialgia, viene definito un percorso terapeutico. Tra le varie patologie che possono essere scambiate per fibromialgia ritroviamo la sclerosi multipla, neuropatie di vario tipo, lupus eritematoso, artriti e artrosi, disturbo depressivo grave, miopatie varie, sindrome di Sjögren, ipotiroidismo e ipertiroidismo.
TRATTAMENTO
Il trattamento può essere di tipo farmacologico o non farmacologico.
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
A fronte del fatto che la diagnosi non è basata su evidenze mediche e in particolare in considerazione della natura equivoca della fibromialgia, non esiste una terapia farmacologica universalmente approvata. Vengono somministrati spesso dei mio rilassanti e dei fans, altri studi hanno dimostrato l’efficacia di farmaci antidepressivi. Spesso viene somministrata anche della melatonina per migliorare i sintomi legati all’insonnia e al dolore. In alcuni casi vengono somministrati anche epilettici antiparkinsoniani e oppioidi. Molti pazienti hanno riscontrato notevoli miglioramenti con l’uso di cannabinoidi.
TERAPIA NON FARMACOLOGICA
il primo consiglio che viene dato ad un paziente con diagnosi di fibromialgia è di stare a riposo. Chiaramente se è stanco o se ha dolori acuti è fondamentale che osservi un periodo in cui si dovrà riguardare dal compiere esercizio fisico intenso o grossi sforzi, ma la persona non deve mai essere immobilizzata! Questo infatti amplificherebbe il sintomo della rigidità. Invece è consigliato eseguire esercizi di stretching muscolare, in questa maniera i muscoli dolenti possono distendersi e rilassarsi, traendone beneficio. Associare un trattamento fisioterapico a corsi di training autogeno o yoga, dimostra spesso un buon riscontro da parte dei pazienti. Sicuramente è fondamentale una dieta corretta: in genere viene consigliato di limitare le proteine animali, il caffè, gli zuccheri raffinati e i superalcolici.
Trattamento fisioterapico
La revisione dei casi di persone affette da fibromialgia nella letteratura ha dimostrato che l’associazione delle terapie non-farmacologiche alla riabilitazione sono più efficaci rispetto a quelle farmacologiche e hanno effetti che durano più lungo nel tempo.
La prima terapia riabilitativa è l’esercizio fisico. Questo è di basilare importanza per interrompere il circolo vizioso dolore in attività dolore, che porta il paziente evitare di muoversi per non approvare il dolore stesso. L’immobilità purtroppo determina ipotrofia muscolare e quindi un peggioramento della forma fisica generale depressione, che allora volta aggravano la sintomatologia dolorosa durante il movimento. Per questi motivi l’obiettivo dell’esercizio fisico è il miglioramento della forma fisica, del tono dell’umore, nonché la riduzione della affaticabilità. È fondamentale che si inizi con un’attività sotto la propria soglia rispetto alle capacità fisiche individuali e poi si va ad aumentare gradualmente l’intensità dell’esercizio, senza mai arrivare a una intensità importante, per non raggiungere il limite di affaticabilità. Una terapia riabilitativa volta al lavoro muscolare di allungamento è spesso consigliata.
Il metodo RPG interviene sull’allungamento globale muscolare e sul riequilibrio posturale, senza mai superare il limite di stiramento del muscolo. Ecco perché in molti casi ha dimostrato di essere efficacie nel miglioramento dei sintomi dolorosi fibromialgicici.
Anche la terapia Osteopatica dolce può essere utile nel trattamento per ottimizzare l’articolarità, evitando stress meccanici invasivi.
Tra le terapie strumentali innovative ritroviamo Limfa Therapy. Si tratta di un sistema strumentale che attraverso delle sequenze di campi magnetici e elettrici variabili a bassissima intensità e frequenza, in via dei messaggi riparatori direttamente alle cellule. Esiste un recente studio scientifico (2016) condotto dall’università “la Sapienza” di Roma , che ha dimostrato la riduzione del dolore del 67%.